Dove si trova: Via Sisto IV, 176
DESCRIZIONE
La storia dell’Andrea Baldi – Sisto IV è strettamente legata a quella del suo quartiere. La scuola fu eretta sul finire degli anni 30 del novecento, in piena epoca fascista, quando questa parte della città si trovava ancora in aperta campagna. Originariamente l’edificio era stato pensato come ospedale militare e i più anziani raccontano che, stando ai progetti, la Baldi doveva avere la forma di una “M”, come l’iniziale di Mussolini. Il sopraggiungere della guerra, però, avrebbe impedito la realizzazione del progetto, che sarebbe rimasto a metà. Questo spiegherebbe l’attuale forma della scuola, che in effetti ricorda una “M” mozzata.
Diceria o storia, quel che è certo è che nel pieno della guerra i tedeschi requisirono i locali della Baldi utilizzandoli per scopi militari. Proprio lì insomma, dove ora i bambini studiano, giocano e crescono, un tempo stazionavano i soldati del Fuhrer, non mancando di terrorizzare gli abitanti di tutta la zona.
Nell’immediato dopoguerra l’edificio fu adibito a scuola, prendendo la forma attuale. Ancora oggi è possibile consultare i registri redatti dagli insegnanti dell’epoca. Si tratta di preziosissimi documenti storici, che ci parlano in modo molto accurato della realtà di quegli anni, una realtà ben più povera di quella attuale, ma in cui le maestre e i maestri sentivano di avere una vera e propria missione, consapevoli che la ricostruzione dell’Italia cominciava proprio dalla scuola.
Negli anni del boom Roma cambiò completamente aspetto e il nostro quartiere non fece eccezione. La Baldi – Sisto IV si trovò ben presto circondata da una serie di nuovi palazzi, che oltre a modificare l’urbanistica della zona, ne arricchirono enormemente la popolazione. Sempre consultando i registri, si osserva un incremento di cognomi di diverse provenienze geografiche: il meridione, ma anche e soprattutto il centro Italia, con in testa la regione Marche.
La crescita esponenziale dei palazzi, non mancò di portare con sé diverse problematiche. In quegli anni, tanto per dirne una, chi voleva attraversare via Mattia Battistini doveva guadare un fiumiciattolo, utilizzando uno dei tanti ponticelli improvvisati con qualche asse di legno.
L’aumento vertiginoso degli iscritti, poi, comportò per la scuola la richiesta di nuovi spazi. Nel cortile della Baldi furono costruite una serie di casette prefabbricate – che venivano riscaldate con stufe a legna - e fu necessario stabilire una turnazione, alternando i corsi mattutini a quelli pomeridiani. Anche questo però si rivelò insufficiente, così a poca distanza dalla Baldi nacque una nuova scuola: la Scalia, che per diversi anni fu la “nostra” succursale. Prima di chiudere i battenti e lasciare i locali al liceo scientifico Torricelli.
Una nuova svolta avvenne nei primi anni 90. Mentre il calo delle nascite rendeva rischiosa la sopravvivenza della Baldi, il comune acquisì l’hotel Giotto adibendolo a centro di accoglienza per rifugiati politici. Certo non mancarono le incomprensioni e i momenti di difficoltà, ma ben presto fu chiaro a tutti che l’immigrazione aveva reso il nostro quartiere più ricco, più vivace e più dinamico. La Baldi - Sisto IV non solo fu “salvata” dai nuovi iscritti, ma divenne ben presto una scuola pilota nel processo di integrazione.
Con l’arrivo del nuovo millennio, infine, il nostro quartiere ha cambiato nuovamente pelle. La piazza è stata oggetto di diversi abbellimenti urbani, la parrocchia di San Lino è stata ricostruita e il Parco del Pineto risanato completamente, diventando tra l’altro la casa di una biblioteca comunale. La nostra scuola è stata ed è una delle prime beneficiarie di questa trasformazione. Da allora ci siamo fusi con la sms Leopardi, dando vita all’Istituto Comprensivo Maria Capozzi, e abbiamo aumentato notevolmente gli iscritti, ospitando solo nei nostri locali più di venti classi, per un totale di oltre cinquecento alunni.
La Baldi - Sisto IV è famosa, e non solo nel quartiere, per essere una scuola molto accogliente, in cui la tradizionale dimensione familiare, che rende la nostra scuola simile a una grande comunità, convive con l’apertura al diverso.
Per concludere possiamo dire che chiunque viene alla Baldi - Sisto IV… si sente un pochino a casa sua.